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Le crypto ed il ciclo macroeconomico

Come i nostri lettori ben sanno, il mercato cryptovalutario deve essere necessariamente analizzato ed approcciato in maniera totalmente diversa. Allo stesso modo però è possibile notare come da un punto di vista tecnico, gli andamenti del prezzo di BTC (e anche delle ALT più capitalizzate) si muovano seguendo logiche simile al mercato azionario.

 

Un nostro analista, @matteobernardi, ha recentemente condiviso al pubblico la propria idea: "I mercati crypto stanno attraversando un processo di istituzionalizzazione. Vedremo sempre di più similitudini fra le tecniche di manipolazione del prezzo del mercato azionario con quelle del mercato crypto."




" Le crypto possono essere inserite temporalmente all'interno del noto ciclo economico generale? Le crypto sono sensibili agli andamenti macro economici ? " E' facile capire che, sia in un ottica prettamente speculativa che dal punto di vista di una gestione patrimoniale, questa domanda deve trovare una risposta nel più breve tempo possibile visto e considerato le attuali tensioni macroeconomiche.


IL CICLO MACRO-ECONOMICO

Avete mai sentito parlare del "ciclo macroeconomico"? Il ciclo economico è un'alternanza di fasi di intensità economica che si manifestano in successione:


Una volta tatuata in testa l'immagine sovrastante e preso consapevolezza del fatto che questi cicli durano anni se non decine/centinaia di anni, domandatevi : "in quale fase potremo inserire il mercato crypto? " Oppure è lecito domandarsi: "ha senso inserirlo dentro questo contesto?" Partiamo dalle basi: In un periodo di recessione economica, il prezzo delle obbligazioni cresce. Successivamente, arrivati al punto di svolta del ciclo arriva il turno del mercato azionario. A seguire, in piena fase di ripresa, le materie prime tendono ad apprezzarsi. Arrivati in prossimità della fine del ciclo espansionistico i prezzi delle obbligazioni e successivamente delle azioni raggiungono i massimi di periodo ed iniziano un ciclo di correzione/ recessione seguito dalla correzione del prezzo delle commodities. Per quale motivo l'economia è ciclica? La ciclicità dell'economia può dipendere da più fattori. I due fattori leading del contesto macro di un economia sono oggettivamente il tasso di inflazione ed il tasso di interesse. Dalla variazione di queste due variabili ne dipendono moltissime altre a livello economico e indirettamente altrettante altre a livello sociale che incidono anche sulla nostra sfera personale senza neanche accorgersene. Volete una sintesi? Se il tasso di interesse è basso le aziende hanno incentivo a prendere a prestito fondi per investirli nei propri business. Questo fa naturalmente aumentare il tasso di occupazione e quindi anche la concorrenza sul mercato del lavoro. Per rendere più attrattivo un posto di lavoro rispetto ad altri dovranno quindi aumentare anche i salari. Maggiori salari significano maggiori consumi da parte dei retail e conseguentemente maggiori utili per le imprese. La domanda però deve essere soddisfatta dalla produzione e qualora quest'ultima non riesca a stare al passo del bid, l'impresa tipica non può far altro che aumentare il livello dei prezzi ed ecco che sul comparto industriale si crea inflazione. L'inflazione quindi sarà stimolata dalla crescita economica, dalla diminuzione della disoccupazione e, nel caso contemporaneo, dall'aumento della moneta circolante immessa dalle banche centrali per accendere il motore dell'economia che nello scenario 2008-2012 sembrava essersi fermato. Ciò, inevitabilmente ha portato ad un deprezzamento del potere monetario dei consumatori. La soluzione? Un aumento dei tassi di interessi che però potrebbe dare inizio ad un meccanismo pro ciclico degenerativo che tipicamente porta ad una recessione. Ciò naturalmente lo si denota anche dall'andamento degli asset sul mercato finanziario (che dovrebbe riflettere l'economia reale).



[NOTA BENE: in questi ultimi anni si è notato un anomalo distaccamento dai valori finanziari rispetto ai valori reali].


Il mercato obbligazionario è quello più fedele all'andamento macroecnomico. Anzi, per essere più precisi, l'obbligazionario è il mercato più fedele all'aspettativa sull'andamento macro economico. Con il raggiungimento però di aspettative inflazionistiche sul futuro, il prezzo dei BOND sconta la paura di un aumento dei tassi di interesse. Le commodities invece possono spesso essere considerate proprio un sintomo del futuro aumento dell'inflazione. Se aumenta il costo delle materie prime delle aziende è naturale che aumenterà anche il livello dei prezzi generale e dei beni di prima necessità.



AUMENTO DEL TASSO DI INTERESSE

Cosa accade se aumenta il tasso di interesse? Da un punto di vista industriale l'aumento del tasso di interesse creerà una guerra concorrenziale commerciale tra le aziende dello stesso settore. In particolare guerre sul prezzo. Le guerre sul prezzo incideranno direttamente sui margini aziendali e quindi sugli earnings. A questo punto, è probabile che i dati reali non raggiungano le aspettative ed i prezzi borsistici potrebbero risentirne. Senza considerare che aumenta pure il costo del debito delle aziende e con esso anche i fallimenti. Ne viene che aumenterà quindi il tasso di disoccupazione facendo diminuire il salario, i consumi e quindi il PIL del paese. Raggiunto un contesto di rallentamento economico-finanziario è importante che le banche centrali sappiano mettere in gioco le proprie carte per evitare possibili recessioni/crisi. Un errore nel timing da parte delle banche centrali nel mettere in atto le proprie strategie di policy making potrebbe aggravare decisamente la situazione.

LE CRYPTO ?

Nei mercati conosciuti c'è un asset class (fra i più antichi) che in realtà mostra molte similitudini con il comparto alternative delle crypto. Non sto assolutamente parlando del Forex; Sto parlando del mercato delle commodities da non confondere con il termini italianizzato "materie prime" (anche se quando ci riferiamo in borsa alle materie prime ci riferiamo alle commodities). Per commodities si intende "Beni Fungibili" ovvero "beni materiali" facilmente stockabili e conservabili. Una fra le Hard Commodities più famose è proprio il denaro, non inteso come mezzo di scambio, e la seconda è il petrolio. Le crypto su ethereum ad esempio sono identificate proprio per definizione come beni fungibili o non fungibili. Abbiamo di fatto i fungible token e i non fungible token. Quindi, proviamo a domandarsi: Come si comporta una commodities in questo ciclo? Le commodities cambiano il loro prezzo per 3 principali motivi: 1) Speculazione 2) Interruzione della produzione 3) Politica dei paesi produttori Dal 2000-2002 le commodities hanno subito un processo di financialitazion sulle varie borse (riconoscimento come asset). Ciò ha aumentato esponenzialmente la domanda di materie prime nonostante il mondo richiedesse in termini proporzionali la stessa quantità di asset. Questo a cosa è dovuto? Dalla speculazione. Ne deriva però che una buona parte della domanda non sarà veramente dovuta al bisogno di materie prime ma semplicemente al desiderio di speculazione. Possiamo estendere questa considerazione anche al mercato crypto? Beh direi di si. Qualora questa significativa componente della domanda (chiamata speculazione) si sposti verso altri mercati più attraenti dal punto di vista del ciclo economico, cosa accadrà al mercato crypto? Il mondo crypto può essere inserito all'interno del ciclo economico tramite una nuda e cruda sovrapposizione del ciclo di halving? Questo ed altro nel nostro prossimo appuntamento.

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